venerdì 17 maggio 2013

Il primo caso di anoressia

Nella coscienza popolare l'anoressia è un concetto relativamente nuovo. Il disturbo infatti era generalmente sconosciuto, tranne che per pochi specialisti, prima degli anni Settanta, quando irruppe improvvisamente sulla scena pubblica. Ma la storia dell'anoressia come entità clinica, in realtà, si estende indietro nel tempo per almeno tre secoli.
Nel 1689, Thomas Morton, un medico inglese religioso non conformista diede notizia, in un grosso trattato sulla consunzione, di una sindrome "da deperimento" di origine nervosa; questa va considerata la prima descrizione medica dell'anoressia. I sintomi essenziali descritti da Morton, "inappetenza" e perdita di peso, non erano accompagnati da altri sintomi tipici della consunzione (ad esempio febbre o tosse) ed erano apparentemente attribuibili a "preoccupazioni ansiose o malinconiche". Morton descrisse la prima paziente, figlia di un tale Duke, come una ragazza di diciotto anni che "studiava assiduamente sui libri" , a dispetto di un chiaro deperimento e che si mostrava indifferente al freddo di un inverno straordinariamente rigido. Come le anoressiche moderne, rifiutava le cure mediche che le venivano offerte e morì in seguito a un attacco di sfinitezza.

(Tratto da  Anoressia e bulimia di R. A. Gordon)

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