mercoledì 8 maggio 2013

Deborah Kaplan

A quattordici anni Deborah Kaplan sviluppò la sindrome conosciuta come anoressia mentale. Come spesso accade, sembra che la malattia sia iniziata quando Deborah decise di seguire una dieta per poter intraprendere la carriera di modella. All'inizio seguì una normale dieta dimagrante; ma nel giro di otto mesi andò eliminando sempre più cibi, finché si ridusse a mangiare solo mele, formaggio magro e acqua. Il suo peso scese dai 50 ai 35 chili e si sviluppò un'amenorrea. Allo stesso tempo Deborah aumentava i suoi livelli di attività. A volte si svegliava alle quattro o alle cinque del mattino e usciva a camminare per chilometri fino al momento di andare a scuola. Se era costretta a stare a casa si metteva a correre senza sosta su e giù per le scale. Continuò ad andare bene a scuola come sempre ma si allontanò quasi completamente dalla vita sociale della scuola e della sinagoga. I genitori la descrivevano come una brava ragazza; erano orgogliosi dei suoi voti e del suo comportamento, ma non riuscivano a spiegare il suo rifiuto di mangiare.
Alla fine, su raccomandazione del pediatra, Deborah venne ricoverata in un reparto pediatrico in cui si conduceva una ricerca sulle influenze della famiglia sulle sindromi psicosomatiche nei bambini. Esami medici rigorosi esclusero la possibilità che il suo rifiuto del cibo fosse dovuto a una causa organica e Deborah e la sua famiglia furono inviati allo psichiatra dell'équipe. Il problema presentato era un'anoressia mentale.
L'anoressia mentale è una sindrome psicosomatica caratterizzata da sintomi di natura sia psicologica che fisica. Può essere fatale, con tassi di mortalità del 10-15%. Il disturbo di solito compare nelle femmine del ceto medio, mentre la percentuale dei maschi anoressici è estremamente bassa. Solitamente inizia nell'adolescenza, sebbene in alcuni casi possa iniziare nella preadolescenza o in età adulta.
I sintomi fisici consistono in una perdita di peso di oltre il 25% e una o più delle seguenti condizioni: amenorrea, iperattività e ipotermia. La sintomatologia psicologica comprende il desiderio di dimagrire, la paura di acquistare peso, la negazione della fame, una distorta immagine corporea, un senso di inefficienza e uno sforzo di controllo.

(Tratto da "Famiglia psicosomatiche" di S. Minuchin)

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