domenica 28 aprile 2013

Proviamo ora a immaginare i primi passi di un percorso ideale verso la guarigione che una ragazza anoressica può percorrere.

1. Prendere coscienza di avere un problema.
2. Prendere in considerazione di curarsi e fare qualcosa (si consulta il primo medico o il primo psicologo).
3. Decidere di frequentare più regolarmente specialisti del settore.
4. Iniziare a pensare che forse c'è una via d'uscita.
5. Affrontare con maggiore impegno gli incontri con lo psicologo e il nutrizionista.
6. Accettare l'idea "terribile" di aumentare di peso e riuscire ad aumentare qualche chilo.
7. Ridurre i sintomi della malattia (restrizione alimentare, iperattività, controlli ossessivi allo specchio, conteggio delle calorie, ecc.).
8. Decidere, se è il caso. di accettare un ricovero in una clinica.
9. Sopportare l'eventuale lontananza dai genitori e da altre figure di riferimento (sorelle, zie, ecc. ).
10. Avvicinarsi gradualmente a un peso naturale più adeguato.
11. Riuscire a frequentare altre persone che non siano le figure di riferimento, attuando una graduale autonomia emotiva.
12. Concentrarsi sempre più sugli aspetti psicologici del problema, mettendo a fuoco  i problemi di natura emotiva e relazionale (qui l'intervento dello psicologo acquista via via più importanza).
13. Accettare e sopportare emozioni estremamente negative, che ora con l'acquisto del peso si fanno sentire più intense.
14. Accettare, sopportare e riprendersi da ricadute e cali di peso repentini dovuti a fattori psicosociali stressanti.
15. Mantenere un contatto psicoterapico prolungato nel tempo (uno o due anni) riuscendo a riacquistare peso dopo le inevitabili ricadute.

Come si può comprendere, a volte la via verso la guarigione è lenta e difficile, e necessita purtroppo di tempi lunghi: più per mettersi nelle condizioni di lavorare seriamente e adeguatamente che per svolgere la fase propriamente attiva di lavoro psicoterapico.
A volte ci vogliono anni prima che una ragazza decida di rivolgersi a uno specialista, e può ancora passare molto tempo prima che accetti di aumentare qualche chilo e poi mantenerlo. Accade spesso infatti che le terapia vengano abbandonate, e che dopo aver acquistato peso durante un ricovero le pazienti, tornate a casa, dimagriscano nuovamente. Non è facile abbandonare questa malattia.

(Tratto da "Anoressia, amica mia nemica mia" di Igino Marchi)


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