lunedì 29 aprile 2013

Corpo percepito

Le persone non anoressiche spesso si pongono questa domanda:
"ma le ragazze anoressiche non si vedono magre e scheletriche?"
Per rispondere è opportuno spiegare che il corpo può essere percepito e valutato dal punto di vista:
- cognitivo (come ci si vede);
- ottativo (come si desidererebbe essere);
- affettivo (come ci si sente).

La valutazione cognitiva del corpo è la valutazione oggettiva di come si percepiscono le proprie dimensioni corporee. Per stabilire ciò un ricercatore ha ideato uno strumento, chiamato videodistorsore, che permette di allargare o restringere la propria immagine proiettata su uno schermo a grandezza naturale. Ebbene, si è osservato che le ragazze anoressiche percepiscono in modo corretto le reali dimensioni del proprio corpo.
Un discorso a parte meritano le persone gravemente emaciate, le cui capacità cognitive sono alquanto ridotte: esse hanno una percezione corporea effettivamente distorta. Si vedono con un peso normale o addirittura grasse quando in realtà sono pelle e ossa.

Altra cosa invece è la valutazione cosiddetta ottativa e affettiva, cioè rispettivamente come si vorrebbe essere fisicamente e come ci si sente. Nel primo caso le valutazioni delle ragazze possono variare di molto: c'è chi non si piace per l'estrema magrezza, ma ha un'estrema paura di aumentare di peso, chi si piace così com'è, e altre che vorrebbero dimagrire ulteriormente (pazienti con la prognosi peggiore).
Va quindi sottolineato che di norma, pur vedendosi obiettivamente troppo magre, le ragazze temono di aumentare di peso e di perdere il controllo sul proprio corpo. La condizione di sottopeso è dunque mantenuta più dalla paura di divenire grasse che dal desiderio di dimagrire.
Infatti perdere il controllo del peso e ingrassare rappresenta per queste ragazze"la catastrofe", la sconfitta completa di tutto il loro lavoro, magari di anni e anni di sacrifici: il fallimento dell'unico vero obiettivo al quale si sono aggrappate e con il quale hanno dato senso alla loro vita.
Ovviamente tali considerazioni non possono essre generalizzate e i motivi della ricerca della magrezza estrema forse sono tanti quante sono le ragazze anoressiche.
A volte la paura di ingrassare è completamente assente, e c'è il desiderio di aumentare di peso ed essere normali. Ciò che le blocca è la paura di rivivere le emozioni negative provate nell'adolescenza.
Altra paura è quella di guarire e di vedere magari perduti gli indubbi vantaggi della condizione di malato.
Evidentemente la questione è assai complessa e il desiderio di magrezza implica ben altri significati che il mero aspetto estetico.


(tratto da "Anoressia, amica mia nemica mia, di Igino Marchi)

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